Ha un côté francese, con location a Parigi e a Auvers-sur-Oise, nell’Île-de-France, Van Gogh. Tra il grano e il cielo, il nuovo film per il cinema dedicato al grande pittore olandese e largamente ispirato all’omonima mostra in corso fino all’8 aprile alla Basilica Palladiana di Vicenza.
Insieme allo scrittore e storico dell’arte Pascal Bonafoux si percorrono le strade di Montmartre, a partire da Rue Lepic 54, dove Vincent visse per due anni, dal 1886 al 1888, insieme fratello Theo. Vediamo il Moulin de la Galette, soggetto di un quadro in mostra a Vicenza ma anche di un celebre dipinto di Renoir, poi la vigna di Montmartre, anch’essa soggetto di molti dipinti. Dai tavoli del caffè La bonne Franquette, Bonafoux racconta come, “rubando” da Pissarro e da altri Impressionisti, Van Gogh trovi la sua strada proprio negli anni parigini.
Auvers, invece, è il luogo delle ultime settimane di vita di Vincent Van Gogh, e qui, nella chiesa da lui dipinta poco prima di togliersi la vita nel 1890, sono state girate le sequenze narrate da Valeria Bruni Tedeschi. Auvers fu molto popolare tra i pittori della seconda metà dell’800. Vennero qui prima di lui Corot, Daubigny e poi Pissarro e Cézanne. Vincent vi si reca perché dopo la Provenza ha di nuovo voglia di dipingere il Nord, e perché lì vive il dottor Gachet, psichiatra che secondo il fratello Theo potrebbe curarlo.
Il film, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, sarà in 330 sale italiane il 9, 10 e 11 aprile. In seguito verrà distribuito in 50 paesi del mondo, Francia compresa.