Guide Michelin 2018: le nuove stelle del firmamento francese

Michelin 2018

La Francia è e resta la terra eletta dell’alta cucina ma anche la scuola permanente di rigore e tecnica per chef di tutto il mondo, oltre che l’espressione di una gastronomia nazionale che – caso unico – è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Francesissima anche la Guide Michelin che decide il successo (è innegabile) di generazioni di cuochi. E allora ecco le grandi novità dell’edizione 2018 della famosa “Rossa” dell’edizione “France”. Colpo grosso! Ci sono 2 nuovi ristoranti con 3 stelle Michelin, aggiunta che porta a 28 complessivamente i “trois étoiles” d’Oltralpe (in Italia sono solo 9): massimo riconoscimento per il ristorante Christophe Bacquié che porta il nome del suo chef e che si trova a due passi dal circuito di Castellet, in Provenza, all’interno di lussuoso albergo (Hotel&Spa du Castellet) lungo la Route des Hauts-du-Camp; e per La Maison des Bois di Marc Veyrat a Manigod in Alta Savoia, a poco più di 230 km da Annecy, un appassionato di botanica che propone una cucina creativa-alpina pazzesca a base di fiori ed erbe.

Si rinfoltisce anche l’esercito dei 2 stelle Michelin, con 5 new entry. Diventa bi-stellato il ristorante “Au 14 Février” di Saint-Amour, in Borgogna, una sessantina di chilometri a nord di Lione, dove ad esibirsi in una sorprendente cucina franco-giapponese è lo chef Masafumi Hamano. E con lui, L’Hostellerie Jérôme a La Turbie, in Costa Azzurra, poco lontano da Mentone, locale premiato per la cucina mediterranea firmata da Bruno Cirino e dalla consorte. Due stelle anche per L’Auberge du Père Bise a Talloires, sempre nella zona del lago di Annecy, con il cuoco Jean Sulpice sugli altari e per il ristorante Takao Takano, dell’omonimo chef nipponico, coccolato dai media francesi per i suoi piatti ricercati e in stile design. Infine, 2 stelle che fanno rumore: quelle assegnate al locale “Flaveur” di Gäel e Mickaël Tourteaux, a Nizza, in una zona centrale (rue Gubernatis), praticamente a due passi dalla Città Vecchia e da Place Massèna. La nuova Michelin francese ha distribuito anche 50 nuove stelle ad altrettanti ristoranti che non l’avevano: e qui è interessante segnalare il boom continuo di Bordeaux (la stella è arrivata per Garopapilles e Le Quatrième Mur) e ovviamente di Parigi (15 new entry: tra loro anche l’étoile per l’Emporio Armani Caffè). A questo punto, agli amici di Vogliadifrancia.it il solito augurio: chi può, vada a provare e testare qualcuna di queste nuove stelle. E ci faccia sapere!

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