Rennes: la bretone timida è diventata una star!

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Le foto di questo slide-show sono di Destination Rennes: ne sono autori Bruno Mazodier, Julien Mignot, Ludovic Maisant e Michel Ogier

Ogni volta che mi chiedono quale siano le città francesi che – Parigi a parte – amo maggiormente, finisco istintivamente per citare Nantes, Lione e Bordeaux, cambiando gerarchia a seconda dell’umore del momento. Adoro anche Nizza: la frequento da 20 anni e – come dire? – la considero un po’ “ma ville de coeur”. Ma ogni volta rimpiango di non avere dato il giusto credito a Rennes, effervescente capitale della Bretagna piena di verde, strade pedonali, bistrot e bar dove c’è sempre movimento, prima e dopo il tramonto: quando ci arrivo, mi dici “ma perché mai non ci sono venuto prima?”. E quando riparto dopo una veloce toccata e fuga, giuro e spergiuro: “Ci devo tornare, perché merita un viaggio”.

Bene, stavolta a riparare c’ha pensato l’autorevole magazine transalpino “L’Express” che ogni anno stila la classifica delle 100 città francesi dove “il fait bon vivre”. E quest’anno al primissimo posto per qualità di vita in tutto il Nord/Ovest sulla base di 8 severi criteri (atmosfera, cultura, educazione, trasporti pubblici, sicurezza diffusa, etc.) c’è finita proprio lei, Rennes, davanti alla graziosa Angers e a Brest. Che dire? Fateci un pensiero: 300 km. da Parigi sono meno di 90 minuti a bordo di uno dei tanti Tgv che partono dalla Gare de Montparnasse o dall’aeroporto Charles De Gaulle. Siete a un nulla da Bechèrel, il famoso “Villaggio dei Libri” (15 librerie per 750 abitanti!!!) e a meno di un’ora da Le Mont-Saint-Michel.

E poi le dritte che abbondano in una città piena di studenti, con un centro storico “wow” diviso tra eleganti residenze incappucciate nell’ardesia e case dalle facciate a graticcio. A raffica: la pasticceria Coupel al 21 di rue Saint-Hilaire per assaggiare le specialità golose di Jean-Paul e Anaïs, l’eccentrico hotel-spazio musicale Le Magic Hall per pernottare ma anche per curiosare (17 rue de la Quintaine, 19 camere dai 60 ai 180 euro), il ristorante Racines al 12 di rue de l’Arsenal per ricordarsi che in Bretagna il pesce e i crostacei sono la fine del mondo, la Brasserie RZN (16 square de la Rance) per apprezzare birre artigianali tra le più sorprendenti della Bretagna e la spesa al Marché des Lices per ritrovare l’anima di una metropoli di piccola taglia diventata un grande laboratorio di start-up, designer, giovani architetti ed urbanisti ed eccentrici gruppi culturali ma che ama conservare anche la sua dimensione gradevolmente provinciale.

Un consiglio: se ci capitate in primavera, non spaventatevi per gli assembramenti e le sonorità diffuse: siete nella capitale francese del rock e vi sembrerà di essere a Nashville!

Info – www.tourisme-rennes.com

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