Parigi: cinque esposizioni da non perdere

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A Parigi l’inizio della primavera non sempre è sinonimo di arrivo del bel tempo. Nella Ville Lumière, infatti, la bella stagione potrebbe farsi attendere più del previsto, determinando quindi il rinvio di pic-nic e gite fuori porta ai mesi più caldi. Per fortuna musei e spazi espositivi, archiviate le grandi mostre dell’inverno, a partire da marzo cambiano pelle e propongono un ricchissimo calendario di novità davvero imperdibili.

Si parte con l’esposizione-evento ospitata dal Louvre e dedicata alla figura di Vermeer. Per la prima volta dal 1966 vengono riunite a Parigi 12 opere dell’artista, in un percorso volto ad esplorare la rete di relazioni di Vermeer con altri grandi pittori del Secolo d’oro olandese, tra gli altri Gérard Dou, Gerard ter Borch, Jan Steen, Pieter de Hooch. Cercando di sfatare il mito di Vermeer come artista solitario in un mondo inaccessibile, il percorso espositivo mette in luce come tutti questi artisti si conoscessero, si ammirassero, rivaleggiassero e allo stesso tempo si influenzassero reciprocamente. Tale è stato il successo della mostra già dai primi giorni, che l’accesso è possibile solo su prenotazione tramite il sito internet:

www.louvre.fr/expositions

Al di là delle stelle, il paesaggio mistico da Monet a Kandinsky, questo l’accattivante titolo dell’esposizione che, da questa settimana e fino a fine giugno, sarà ospitata dal Musée d’Orsay. Una mostra che indaga i temi dell’esperienza mistica, della fusione dell’individuo con il cosmo, delle forze che trascendono la natura, cosi come questi sono stati interpretati dagli artisti simbolisti della fine del diciannovesimo secolo. Un’occasione per ammirare opere di grandi artisti, da Gauguin a Maurice Denis, da Monet a Ferdinand Hodler, da Klimt a Munch. E naturalmente Van Gogh; ma anche una scoperta dei meno noti pittori della scuola canadese degli anni ‘20/’30 Lawren Harris, Tom Thomson et Emily Carr.

www.musee-orsay.fr

Al vicino Musée de l’Orangerie si potranno invece ammirare, a partire dal 5 aprile, le opere provenienti dalla collezione privata Ishibashi del Bridgestone Museum of Art di Tokyo. Il museo, attualmente in fase di ristrutturazione, ha prestato i suoi capolavori per questa esposizione, di cui l’Orangerie sarà l’unica tappa europea. Lo sguardo innovativo di questa collezione è dato dall’accostamento delle opere impressioniste occidentali ad artisti che hanno segnato la pittura moderna giapponese.

www.musee-orangerie.fr

Segnaliamo inoltre l’omaggio del Grand Palais a Rodin, in occasione del centenario della sua morte. Una selezione di 200 opere del maestro della scultura, cui saranno accostati i lavori di altri grandi artisti che hanno raccolto la sua eredità, come Antoine Bourdelle, Constantin Brancusi, Pablo Picasso, Henri Matisse, Alberto Giacometti, Joseph Beuys, Georg Baselitz, Antony Gormley. Un’occasione per riscoprire le opere del Musée Rodin sotto una nuova luce e in un nuovo contesto.

www.grandpalais.fr/fr/evenement/rodin-lexposition-du-centenaire

Infine, per chi volesse evadere dai confini del vecchio continente, la Fondation Louis Vuitton dal 26 aprile accoglie tre piccole esposizioni consacrate alla creazione artistica dell’Africa del Sud e subsahariana. L’obiettivo è puntare i riflettori sulla produzione artistica di regioni e zone meno note, all’interno del progetto Art/Afrique.

www.fondationlouisvuitton.fr/expositions/art_afrique_le_nouvel_atelier.html

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