Nizza non rinuncia al Carnevale. Ecco perché

Questo slideshow richiede JavaScript.

Una gigantesca parodia a pochi mesi dalla carneficina della scorsa estate e a pochi passi dalla Promenade des Anglais ferita a morte? Sì, si può. E si deve. Perché a dispetto di tutto e tutti, Nizza è e resta una città solare, bellissima, conciliante, inclusiva. E allora anche la tradizionale messinscena carnevalesca non sarà un oltraggio per le vittime della follia del 14 luglio 2016 ma un omaggio comunque alla vita. Insomma, sta iniziando il Carnevale di Nizza e promette di essere un’edizione speciale: nel tono, nei luoghi – perché no? – anche nei controlli e nella sicurezza.

Con qualche novità importante: niente più Promenade nel programma ed è comprensibile. Ma invece, un circuito che coinvolge la Promenade du Paillon (lo splendido serpente verde che taglia la città), boulevard Jean Jaurès, avenue Felix Faure e la traversa Flandre-Dunkerque, mentre le tribune saranno piazzate unicamente nella centralissima Place Massena. Con un tema curioso: il Re dell’energia, con allusioni allegoriche e satiriche all’economia e all’ecologia. E una sfilata carnevalesca (i Corsi carnevalesques) con 17 grandi carri burleschi accompagnati da animazioni, arti di strada e gruppi musicali, che verrà proposta l’11 febbraio (alle 21) ma anche il 14 e 18 febbraio (stessa ora), quindi la domenica 19 (alle 14,30) e di nuovo la sera del 21 e del 25 febbraio. Mentre le famose e scenografiche Battaglie dei fiori verranno proposte in Massena l’11, il 15, il 18, il 22 e il 25 febbraio, sempre alle 14,30. Con un corollario di eventi curiosi: tra gli altri, il Party della Socca (che è la “farinata” tradizionale di Nizza) e – assoluta novità (almeno da quello che vi risulta – una Battaglia navale di fiori nella vicina (e deliziosa) Villefranche-sur-Mer.

Gran finale, il 25 febbraio alle 21 con l’ultimo Corso Carnevalesco illuminato dei carri allegorici. Gli occhi strabuzzati dallo spettacolo. E i pensieri che andranno comunque alla vicina Promenade des Anglais: a una ferita che fatica a cicatrizzarsi; alle tante, troppe vittime; e al dovere di vivere. Anche per loro.

Info: www.nicecarnaval.com

Pin It

Rispondi