Una caccia al tesoro? In qualche modo lo è davvero. Già addentrarsi nella zona del Luberon puntellato di villaggi e paesini non è semplice. Raggiungere Castellet è anche più complicato. Del resto è una semplice frazione a ridosso del Mourre Nègre che è la vetta più vanitosa e spettacolare della catena del Grand Luberon, quella da dove potreste disegnare l’intera orografia della Provenza. Bene, in questa piccola località il Natale da un po’ di tempo a questa parte è una sorpresa: 120 abitanti e qualcosa come una trentina di scenografici presepi fatti in argilla, in cartapesta, in filo di ferro, in pietra e perfino con i legumi, che la gente si ingegna a realizzare e poi ad ambientare nei luoghi più improbabili del borgo. Ovvero, appoggiati sui fianchi dei vicoli, sospesi alle finestre, nascosti nelle nicchie dei muri o sui gradini di un vecchio portale. Ovviamente, con scene che di volta in volta la gente s’ingegna a immaginare e a proporre, utilizzando anche vecchi costumi locali, per lo più ispirate ai personaggi classici dell’iconografia natalizia che in Provenza sono noti come Santons, ma anche con figure insolite e bizzarre, seppure mai dissacranti o irrispettose della festa che si vuole onorare. Per la cronaca, a pochi chilometri da Castellet ci sono paesini più famosi come Cucuron e Bonnieux che hanno fatto da sfondo anche al famoso film di Ridley Scott Un’ottima Annata ispirato all’omonimo romanzo di Peter Mayle con Russel Crowe e la splendida attrice francese Marion Cotillard. Ma insomma, se piccolo è bello, dal 15 dicembre al 15 gennaio è Castellet la vera e unica stella cometa.
Castellet è a pochi chilometri da Apt e dallo scenografico villaggio di Saignon. Dalla frontiera italiana, quindi da Ventimiglia, calcolare poco meno di 3 ore di strada. Il nostro consiglio: seguire l’autostrada per Nizza ed Aix-en-Provenza, quindi deviare lungo la A51 fino a Manosque e da lì seguire per Céreste e Castellet.