Al Musée Jacquemart-André, al 158 del boulevard Haussmann, è di scena la pittura en plein air. Con l’esposizione L’atelier en plein air – Les impressionistes en Normandie, L’Istituto di Francia mostra al visitatore le origini di questo particolare approccio pittorico, con un percorso a cavallo della Manica lungo più di mezzo secolo, dagli anni ’20 fin quasi alla fine dell’800. È infatti in Inghilterra, con Turner, che l’artista comincia a dipingere fuori dall’atelier, ispirandosi alle impressioni che il suo sguardo è in grado di cogliere. Ma è poi in Francia che la modalità prende piede e si sviluppa fino ad assumere i connotati dell’Impressionismo. La Normandia è il luogo in cui questi giovani pittori anticonformisti si ritrovano e traggono ispirazione dal suo bellissimo paesaggio. Fecamp, Etretat, Dieppe, Trouville… divengono luoghi eterni grazie alle loro pennellate.
Sono i paesaggi e la luce della Normandia i protagonisti indiscussi dell’esposizione. Alle pareti una cinquantina di bellissimi dipinti riproducono falesie, porti, scene di vita in spiaggia e paesaggi bucolici dipinti, tra gli altri, da Boudin, Turner, Monet, Renoir, Sisley…
Rimango a bocca aperta davanti a un dipinto di Monet dal titolo Sur les planches de Trouville. La spiaggia della cittadina normanna è qui rappresentata in una bella giornata di sole, piena di gente che passeggia o si riposa. A colpirmi è il contrasto cromatico tra sabbia e cielo e tra il bianco delle nuvole e l’azzurro che le circonda. Percepisco il vento che attenua il calore del sole. Mi giro, faccio due passi ed è un dipinto della falesia di Etretat a colpire la mia attenzione. Forse perché ci sono stato di recente…
L’esposizione sarà visitabile fino al 25 luglio. Se vi trovate a Parigi non perdetela.