Il viaggio, qualsiasi sia la destinazione, dovrebbe essere sempre vissuto come se fosse un’ avventura, forse l’ultima. In un’epoca in cui sembra non ci sia più bisogno di uscire di casa per conoscere il mondo, l’esperienza del muoversi fa capire quanto sia diversa l’umanità che incontriamo e quanto riusciamo ancora a emozionarci e sorprenderci davanti a luoghi e paesaggi che pensavamo di conoscere. Ma il viaggio ha bisogno di una condizione fondamentale, quasi vitale: la libertà.
Libertà di cambiare, guardare, annoiarsi, incuriosirsi, sporcarsi, emozionarsi, perdersi. E questa condizione, in Provenza e Camargue, è ben presente, perché questi luoghi magici della Francia offrono infiniti spunti e immagini che lasciano sempre stupiti gli abituali o occasionali viandanti. Provenza e Camargue sono due regioni che galleggiano tra mare, cielo e terra e, anche se fanno parte di una nazione, sembrano esistere in un mondo a parte: un mondo in cui la libertà si materializza nei paesaggi, nei paesi e nelle persone.
In questa seconda puntata del mio personale viaggio alla scoperta del territorio mi occupo di Saint Paul de Vence.
Se vuoi sapere qualcosa in più del mio lavoro esplorare anche: www.marcoepifani.it
