Parigi da non perdere

A Parigi l’offerta culturale è tale che rischi di trovarti disorientato. Una cosa è certa: in pochi giorni non puoi fare tutto e spesso la scelta è davvero amletica. Noi vi diamo dei consigli. Valgono solo come tali. Ma possono esservi utili.

Il best of delle esposizioni – Consigli, null’altro. Ma prendete nota. Al Palais de Tokyo fino al 6 settembre c’è un curiosa installazione che si chiama “Acqua-Alta”, un bacino d’acqua fisico o metafisico ispirato a Venezia dove realizzare un viaggio-crociera dentro e fuori di sé (metrò Iena).  Al Centre Pompidou (metrò Rambuteau) potete ammirare fino al 28 settembre le grandi figure d’arte contemporanea della libanese Mona Hatoum ma anche le fotografie simboliche e allucinanti dei tedeschi Anna e Bernhard Blume (fino al 21/9). Mentre al Musée du Quai Branly fino al 23/9 a tenere banco saranno la civiltà Inca e l’arroganza del conquistador spagnolo Francisco Pizzarro (metrò Alma Marceau). La nostra mostra preferita? Sicuramente quella delle “sculptures géants” nate dal talento e dalla fantasia dell’americano Nahan Sawaya: sono 100 opere monumentali presentate al Parc des Expositions fino al 30 agosto (metrò Porte de Versailles) che l’artista ha costruito con milioni di pezzetti del Lego e che sono ispirate a capolavori famosissimi: tra gli altri il “pensatore di Rodin, la Venere di Milo e il Grido di Munch.

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Fuori porta – Nella splendida Abbazia di Maubuisson, a un’ora da Parigi, è possibile ammirare fino al 30 agosto le sculture in sale e i candelabri fosforescenti degli australiani Ken e Julia Yonetani. Ma è più probabile che vi troviate a visitare il sorprendente Château de Versailles: fino al 1 novembre avrete modo di apprezzare le monumentali sculture del grande Anish Kapoor.

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La Parigi di Napoleone – Personaggio mitico e discutibile, con le sue manie di grandeur ha condizionato ampiamente l’aspetto della Parigi che conosciamo. Qualche esempio: il famoso cimitero Le Père Lachaise (chi non è andato almeno una volta a omaggiare Jim Morrison sulla sua tomba?) l’ha voluto lui e si devono sempre a Napoleone la numerazione delle case affacciate sulle vie pubbliche, l’attuale Louvre, le mitiche fogne parigine (sono visitabili), il monumentale Pont des Arts, l’elegante infilata di palazzi di Rue de Rivoli e i mitici Champs Elysées. Se il personaggio vi intriga, c’è una mostra che lo ricorda fino al 30 agosto al Musée Carnavalet (metro Saint-Paul).

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