Bretagna, i nostri like

Non sono mai pochi i motivi per visitare la Bretagna. Certo, in estate, questo lembo estremo della Francia mostra il suo lato gentile. Ma in alcune località mantiene la sua anima da “mondo alla fine del mondo”.

Belle-Île-en-Mer – Piaceva tantissimo anche al grande pittore impressionista Claude Monet che ebbe modo di passare qui un paio di mesi, piazzando il suo cavalletto tra il grande faro e il porto di Goulphar e realizzando una quarantina di sue famose opere: non a caso, ogni martedì d’agosto viene organizzata un’escursione sulle sue tracce (ritrovo alle 14 davanti ai Puits de Kervilahouen). L’isola la raggiungete facilmente con traghetti che fanno servizio regolare da Quiberon, altra meraviglia della costa sud della Bretagna.

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David Lédan – E’ un fotografo di talento che ha la passione per l’ornitologa e che ama condividere questa sua passione con il pubblico. Se siete nel Golfo del Morbihan (costa sud della Bretagna) e più precisamente sulla penisola di Rhuys, potrete partecipare alle escursioni organizzate all’interno della Riserva Naturalistica di Séné (contatto: Office du Tourisme, 0033.2.97418237. Poco lontano, a Plumegart, c’è un altro fotografo, Lilian Vézin, che propone escursioni sul lungomare per apprezzare i vantaggi della fotografia digitale (contatto: 0033.6.49229817).

Costumi e copricapi – Se le tradizioni bretoni vi hanno sempre incuriosito, non perdetevi un paio di esposizioni in programma per tutta l’estate. Il Musée Bigouden di Pont-L’Abbé celebra il rapporto tra cultura bretone e folklore, viaggio storico ed etnografico nelle feste celtiche e nei costumi tradizionali tipici della gente che vive nella zona del Bigouden (fino al 25/10, tutti i giorni 10-18). Lo stesso argomento viene riproposto al Musée d’art et d’histoire di Saint-Brieuc: le fotografie di Charles Fréger sono emozionanti. Le trovate esposte anche al Musée de Bretagne aux Champs Libres a Rennes.

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Cap sur les Îles – Isole e ancora isole. Quelle bretoni hanno sempre affascinato i pittori. E per averne conferma non vi resta che visitare il Musée Mathurin Méheut a Lamballe: i piccoli frammenti di terra in mezzo all’Atlantico che vengono rappresentati portano i nomi di Ouessant, di Sein, di Sieck e di Batz. Le opere sono quelle di Méheut ma anche di Charles Cottet, di Pierre Péron, di Pierre Cavellat e di tanti altri artisti.

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Ploumanac’h –Pare che sia il sito naturale più visitato della Bretagna. In un anno ci sono andate oltre 700mila persone. Fatelo anche voi e davanti alle rocce e al grande faro capirete i motivi di tanto successo. Tra l’altro, una bella esposizione fino al 15 settembre alla Maison du Littoral permette di apprezzare il valore naturalistico di questo angolo di Bretagna. Una dritta: a pochi dal porto c’è l’Hotel des Rochers con belle camere, un buon ristorante e prezzi corretti (70 Chemin de la Pointe, tel. 0033.2.96916754); c’è anche una deliziosa Chambres d’Hôtes con 4 camere affacciate sulle rocce (Chemin de Randreus, tel. 0033.2.96914193).

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Grandi maree – Quelle del marzo scorso restano le più impressionanti per coefficiente ma se siete in Bretagna a fine di agosto avrete modo di stupire. Il giorno migliore è il 31 di questo mese, quando sulle coste bretoni verrà registrato un coefficiente 113/114, il più elevato dell’intera estate: occhio a non restare… a mollo!

Coz-Porz – Sembra uno scioglilingua e invece è un posto che scioglie… il cuore. Puntate alla costa nord della Bretagna e alla deliziosa località di Tregastel, sulla Costa del Granito Rosa, un ammasso di rocce che – specie al tramonto – assumono curiose tonalità cromatiche. C’è una sorta di canyon dove le pietre sono particolarmente ritorte, dove gli appassionati di kayak si contano a centinaia. L’arcano è risolto: siete arrivati a Coz-Porz.

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