La nostra Parigi: IX Arrondissement (Rive Droite)

carte-paris-arrondissement1IX Arrondissement? Noblesse oblige, al 14 di boulevard des Capucines, nel lontano 28 dicembre 1895 venne per la prima volta proiettato pubblicamente un prodotto dei fratelli Lumière: era nato il cinema. Se è per quello, l’Olympia aprì sempre in questa strada nel 1893 con le performances della danzatrice di cancan La Goulue immortalata da Toulouse-Lautrec. E cosa c’è di meglio che cominciare da qui, il viaggio nel IX Arrondissement, ovvero nella Parigi monumentale dei viali haussmanniani e dei grandi magazzini della belle Epoque? C’è ad esempio l’Opera Garnier, simbolo dei deliri del Secondo Impero, che da sola è la vetrina di una certa Francia e della sua capitale. E c’è place Saint-Georges dominata, cuore e anima, dal quartiere a Sud di Pigalle che tutti chiamano La Nouvelle Athènes dove un tempo amavano ritrovarsi le icone del movimento romantico parigino come George Sand, Eugène Delacroix, Gustave Moreau e lo stesso Frédéric Chopin.

opera garnier

Ma diamine, il IX Arrondissement è la Parigi dei centri commerciali più rinomati e blasonati. E francamente non è facile rinunciare a farci un salto e trovare il più banale pretesto per alleggerire la carta di credito. C’è Printemps, monumento storico, qualcosa come 3 edifici, 27 piani complessivi, 45mila metri quadrati di esposizioni e 22 milioni di visitatori l’anno, giusto per confermare che c’è molto da ammirare al di là della grande navata centrale e delle scenografiche 8 cupole che si specchiano su boulevard Haussmann (al 64). C’è pure un delizioso ristorante all’ultimo piano che non a caso si chiama Déli-Cieux con una vista 360° sulla città (pare di essere sul ponte di una nave da crociera). E giusto per non farsi mancare nulla, a pochi passi ci sono le non meno spettacolari e centenarie Galeries Lafayette, il più famoso bazar de luxe de Paris, al 40-48 di boulevard Haussmann, con la sua teatrale cupola in vetro-metallo, una vita commerciale pazzesca (70mila metri quadrati e 100mila visitatori al giorno), collezioni esclusive (famosa quella di Victoria Beckham), una terrazza quasi astronomica al 5°piano, una sezione Maison&Gourmet intrigante (al 35) e una sorprendente “Galerie des Galeries” al primo piano della sede principale, che è un autentico spazio culturale dove ammirare esposizioni temporanee che mettono in connessione le arti plastiche, la moda e il design.

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A proposito di design, segnatevi questi indirizzi in questa zona della Rive Drote: la Manufacture du Design al 15 di Square Edouard VII e Talents , 1bis di Rue Scribe. Oddio, giusto per gli occhi, vi consigliamo altri due posti particolari: l’Apple Store Opéra al 12 di Rue Halévy, con i suoi 120 mq. inaugurati da Steve Jobs e il concept-store di 6000 mq. Citadium al 50-56 di Rue Caumartin. Per la gola abbiamo le nostre preferenze: il Comptoir Canailles (25 Rue La Bruyère) per i carnivori senza sensi di colpa; l’onirico ed esagerato L’Opéra restaurant all’interno del Palais Garnier (Place Jacques Rouché); e il mitico (è il caso di dirlo) Chartier, al 7 di Rue du Faubourg-Montmartre, il più low cost dei grandi ristoranti parigini, un must per generazioni di giovani e non giovani che qui hanno potuto permettersi la stessa Parigi amata e frequentata da Edith Piaf e Marcello Mastroianni, da Lambert Wilson e da Jean-Paul Gaultier. Per la notte, niente di meglio di un riposante sonno in uno dei tanti alberghi del IX, un po’ carucci (senza esagerare) ma maledettamente charmants: l’Hotel de Nell (7-9 Rue du Conservatoire) con il suo lusso minimalista firmato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte;  il neo-coloniale Le Kipling al 65 di Rue Blanche; il gradevole 3 stelle Hotel Joyce al 29 di Rue de la Bruyère; e lo strepitoso (l’aggettivo è meritato) Hotel Amour e non solo per il suo nome già beneaugurante e la complicità tipica del quartiere di Pigalle, fra decadenza, design e Art Déco.

pinacotheque

E dopo tanta sindrome da shopping e deriva gastronomica, se volete espiare i vostri peccati veniali con una parentesi culturale, fate un salto alla Pinacothèque di Rue de Sèze e perdetevi tra le strepitose opere di Gustav Klimt, grande esponente dell’Art nouveau austriaca e padre dello stile “Secession” viennese. Alla peggio, potete rifarvi con un buon bicchiere di Champagne a costo decisamente low (5 euro) nell’atmosfera Anni ’50 del bistrot Le Béguin, al 2 di Rue du Cardinal Mercier, con una passeggiata lungo la suggestiva avenue Frochot con la sua aria da campagna in piena Parigi o con una sosta riposante nel bellissimo giardino del Musée de la Vie Romantique o tra i fiori rari che Pierre Blancherea espone all’interno del curioso locale Fleuriste Debeaulieu (30 Rue Henry-Monnier): pura legge del contrappasso!

grand boulevards

DOVE E COME – Le fermate strategiche per chi vuole muoversi in metrò all’interno del IX Arrondissement: Grands Boulevards o Chaussée d’Antin La Fayette per i grandi magazzini; Place de l’Opéra per la monumentale zona di boulevard des Capucines; Saint-Georges per apprezzare il bello del quartiere noto come la Nouvelle Athènes.

INFO – Per Printemps www.printemps.com; per le Galeries Lafayette www.galerieslafayette.com; per la Galerie des Galeries www.galeriedesgaleries.com; per la Manufacture du Design www.lamanufacturedudesign.com;  per Les Plumes www.lesplumeshotel.com; per l’Hotel Amour www.hotelamourparis.fr; per l’Hotel de Nell www.hoteldenell.com; per L’Opéra Restaurant www.opera-restaurant.fr

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