Conoscevo la Provenza e ne apprezzavo bellezza e fascino ma non mi era mai capitato di visitarla d’inverno… di Umberto Pastore
Ero consapevole, prima di partire, che non avrei visto i campi di lavanda in fiore e che il sole nel pomeriggio avrebbe fatto troppo presto spazio alla luna ma sapevo che questa particolare regione della Francia aveva qualcosa in serbo per me. Una giornata in particolare, che è iniziata di buon mattino ad Avignone, può sintetizzare le emozioni del mio viaggio. La “Cité des Papes”, aldilà della sua bellezza e la sua storia, è famosa per i suoi mercati, quello di Les Halles, in particolare, riunisce in un ambiente colorato circa quaranta commercianti che propongono il meglio dei prodotti del territorio. E’ il posto giusto per procurarsi dell’ottimo cibo da gustare durante una gita fuoriporta.
Gallette di patate e pollo ripieno erano ancora caldi quando ci siamo messi in auto per raggiungere Gordes, distante circa 40 km, divenuto famoso dopo che Ridley Scott vi ha girato scene del film “Un’ottima annata”. La bellezza del villaggio ti appare all’improvviso dopo l’ennesimo tornante che percorri prima di raggiungerlo, quando vedi le case arroccate e la chiesa lì, in alto, a segnare il legame tra cielo e terra. Gordes ha il fascino delle quinte teatrali, gli attori hanno ormai abbandonato la scena e rimani da solo a contemplare gli spazi perché la piazzetta del paese d’inverno è vuota ma non triste. E’ lì con i suoi tavolini, i suoi alberi e la sua piccola fontana al servizio di colui che cerca il silenzio.
A pochi chilometri di distanza, a Roussillon, c’è invece l’esplosione del colore. Le case del villaggio coprono tutta la scala cromatica perché siamo nel cuore del Luberon, luogo famoso per il sentiero dell’Ocre, un“canyon” in cui è possibile immergere mente e corpo. Durante il percorso, al quale si accede con un biglietto a pagamento, si scopre la storia dell’Ocra, i suoi usi e l’importanza in ambito artistico.
Dal mercato di Avignone ai colori di Roussillon passando per i silenzi di Gordes ho scoperto un’altra Provenza che d’inverno è lì, per chi la vuole tutta per sé!
