Se avete già ammirato le sue vetrate all’interno della strepitosa abbazia romanica di Conques vi sarete già fatti un’idea di quel geniale artista della luce che è Pierre Soulages. Tra l’altro è nativo di quelle parti, insomma dell’Aveyron, che uno dei Dipartimenti più ruvidi, pittoreschi e belli d’Oltralpe. Ma se tornate nel sud-ovest della Francia avrete modo di apprezzare meglio la sua grandezza. Già, perché a Rodez, che è poi il capoluogo dell’Aveyron, gli hanno dedicato un grandioso museo dalle forme cubiche con grandi opere che riflettono la lumière, tra ombre, tracce, strani allineamenti rugosi che evocano il cemento, l’ardesia, il carbone e chissà cos’altro.
Il viaggio? Certo che vale. Perché Rodez è una splendida città di provincia. Tra l’altro, il nuovo Museo ha spinto il grande chef locale Michel Bras (è un 3 stelle Michelin) ad aprire un suo locale, un Café Bras con una cucina easy ma ovviamente firmata, curata ma informale e comunque a prezzi accessibili (menù da 29 euro). E quando ci siete, prendetevi il tempo necessario. Perché non è un museo come gli altri quello che emerge dal Jardin du Florail, in avenue Victor-Hugo. E perché le sue non sono tele, non sono nemmeno quadri e affreschi. E come dice lo stesso Soulages, un’opera d’arte è l’insieme tra la cosa in sé, l’artista che l’ha realizzata e gli occhi che la guardano. Un mito!
INFO – musee-soulages.grand.rodez.com
Fino al 5 ottobre il Musée di Rodez ospita l’esposizione di PierreSoulages “Outrenoir(s) en Europe”, 21 opere tra grandi tavole e polittici realizzati tra il 1979 e il 2011. Da novembre a febbraio, il Museo ospiterà invece una mostra sul tema “Da Picasso a Jasper Johns”.