Grace Kelly, mito che rivive sulla Moyenne Corniche

CACCIA_AL_LADROChi non l’ha visto almeno una volta? Film pazzesco, “La Main au Collet”, ovvero Caccia al ladro con quella sequenza lungo la Moyenne Corniche tra Cap Ferrat e Montecarlo. Protagonista era Frances Stevens al volante di una potente decapotabile Sunbeam Alpine Talbot, bella come il sole e come sapeva essere Grace Kelly, a fianco di Georges Robert, ovvero Cary Grant, altra icona del cinema per le generazioni di allora, anni Cinquanta o giù di lì. Corsa contro il tempo e la paura, come era normale in un film di Alfred Hitchcock, ma anche viaggio folle lungo un tratto mozzafiato di Costa Azzurra.

Era il 1955 quando uscì questo lungometraggio, piccolo, grande capolavoro del maestro della settima arte in versione horror che per trovare i set migliori per questo film aveva passato settimane intere fra Nizza, Grasse, Vence, il delizioso borgo di Saint-Jannet sopra Mentone e ovviamente Montecarlo, provocando l’assalto dei paparazzi più di quanto avrebbe poi fatto B&B a Saint-Tropez. “La Main au Collet” non riuscì a fare breccia fra i giurati del Festival di Cannes ma è entrato comunque nella leggenda.

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Ma ancora oggi, viaggiatori, vacanzieri e turisti in transito sulla Moyenne Corniche non possono fare a meno di ricordare quella scena del film e di pensare al sadismo del destino. Un maledetto giorno di settembre del 1982 Grace andò a morire lontano dalle telecamere e dai set cinematografici. Le cronache dicono che avesse da poco lasciato Roc Agel, la proprietà dei reali monegaschi sulle alture del Principato per accompagnare la giovane figlia Stéphanie a Parigi e a bordo della sua Rover 3500S avesse seguito la strada 37 su un tornante dalle parti di Cap-d’Ail. Non è più tornata viva da quel breve viaggio. Se non come un mito. Che presto la grande Nicole Kidman riporterà in vita con una sua magistrale interpretazione nel nuovissimo e discusso film del regista Oliver Dahan.

Info – La Moyenne Corniche la potete prendere dal delizioso borgo di èze che domina la costa Azzurra nel tratto fra Cal d’Ail e Cap Ferrat oppure da Nizza seguendo la strada che parte dal Mont Boron, alle spalle del vecchio porto. Per la cronaca esiste anche una Corniche ancora più alta e non meno spettacolare: da Nizza bisogna seguire per Riquier quindi per la D2564 che costeggia la stazione Astronomica quindi prosegue per Col d’èze e raggiunge La Turbie, a ridosso del principato di Monaco e di Beausoleil.

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One thought on “Grace Kelly, mito che rivive sulla Moyenne Corniche

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