articolo di Marco Bacci, critico cinematografico
Dipende che cosa siete lì a fare (il giornalista, il cinefilo, il curioso, il turista o il cannois sconvolto o affascinato dall’invasione delle prime tre categorie), e dove dormite: per esempio nel porto su una barca, o su uno yacht al largo, o su uno yacht dove tengono una festa, o sulla spiaggia (non saprei bene dove) dove mi han detto di essere stati saccopelisti cinefili incalliti.
Nei giorni del Festival del Cinema una visione dall’alto mostra: striscia di mare con yacht di produttori e miliardari, striscia di sabbia con bagnanti in costume e giornalisti sudati (e attori e addetti stampa sotto tende), striscia di passanti sulla Croisette in caccia di celebrità o che si accontentano di guardare gli altri passanti (e gli artisti di strada, gli eccentrici, quelli in papillon e abito da sera che incrociano quelli in bermuda), striscia di auto con autisti arroventati in code lente, il Palais des Festivals assediato da giornalisti in coda e curiosi in processione, striscia di cittadini di Cannes che fanno anche cose normali come la spesa o andare al lavoro, striscia infinita di passanti, giornalisti eccetera nella Rue D’Antibes, dove ci sono i negozi.
La vita quotidiana durante il festival si svolge così. Se siete un professionista del cinema (attore, regista, produttore, giornalista, addetto stampa, acquirente o addetto del Palazzo del Cinema) o vi mettete in coda per le proiezioni, o vi mettete in coda per le interviste, o regolate le code. Se siete uno spettatore volenteroso, o vi mettete in coda per l’acquisto di tessere e biglietti, o vi mettete in coda per vedere poi i film, o vi mettete in attesa davanti al palazzo del cinema con un cartello che dice che cercate un biglietto (i giornalisti e gli addetti ai lavori talvolta ne hanno in più se non vanno al cinema negli orari previsti dal loro badge).
Se fate questa speranzosa attesa dopo una certa ora, fatela in smoking o in abito da sera perché certe proiezioni esigono che il pubblico sia elegante. Non sono ammessi ciabattoni e trasandati nelle proiezioni più attese. Ma qualche furbo riesce a passare in scarpe da tennis giacca e t-shirt purché con papillon.
Se siete un fan vi piazzate dove arrivano le auto del festival e scaricano i divi e urlate a intervalli regolari dal mezzo pomeriggio fino alla sera. I più resistenti anche sotto la pioggia battente. In caso di pioggia battente non è fine salire la mitica gradinata del Palais con ombrelli o impermeabili, perché la televisione vi guarda. Quando entra il pubblico, vip o no, di solito non entra la stampa, che ha altri orari. Ma non è detto.
I badge dei professionisti della stampa hanno colori diversi (importanza della testata agli occhi del Festival) che possono scatenare guerre tribali: l’arancio aspetta che entrino tutti e spesso resta fuori, l’azzurro, aspetta che entrino i rosa, i rosa con pastiglia hanno la precedenza, i bianchi di solito sono giurati o vip, e poi ci sono leggende su badge che permettono di entrare comunque, ovunque a qualsiasi ora senza coda e di far buttare fuori qualcuno prendendo il suo posto.
No. Scherziamo, però perdere il badge significa andare alla polizia per la denuncia. Questa teoria di code, visioni, spostamenti code e visioni parte dal mattino presto e si chiude a notte tarda. Nel mezzo code e fughe veloci (o diserzioni) per andare a mangiare, la sera (per chi non va in sala) è dedicata a discussioni infinite a tavola. La notte, per alcuni, non finisce mai.
C’è chi sostiene che il Festival è così ricco che neppure quelli che scelgono i film li hanno visti tutti (i loro film sì, per l’amor di dio) e che i festivalieri professionisti si dividono tra quelli che guardano i film, quelli che intervistano gli attori senza aver visto il film, e quelli che vanno alle feste. Come si sente la crisi a Cannes? Calcolando quanti giornalisti non ci vanno più, quanti giornali non ci sono più, quante case non mandano film. Ma ogni maggio una nuova generazione di fan si mette in coda. Una volta tutti con mazzi di quotidiani, oggi tutti con device elettronici.
INFO – http://www.festival-cannes.com/;
altri link:
http://it.palaisdesfestivals.com;
http://www.cannes-destination.fr/
http://it.rendezvousenfrance.com (info generali per viaggiare in Francia)
http://bacciapezzi.wordpress.
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http://www.vogliadifrancia.it/2014/05/12/yes-cannes-vademecum-croisette/
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