Non è più un sogno, sta diventando realtà: nelle prossime settimane la Francia chiederà formalmente all’Unesco di riconoscere a quel lembo di Normandia dove ebbe luogo il più famoso sbarco dell’era moderna il titolo di “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. by paolo galliani
Come Firenze, come Angkor, come Machu Pichu e la Muraglia Cinese. Ma qui è un’altra cosa: è il “Soldato Ryan” a diventare “World Heritage” dell’Unesco. E con lui, le spiagge di Utah, Omaha, Gold, Juno, Sword, il ricordo di una drammatica mattina del 1944, i diecimila morti o feriti in poche ore, il cimitero americano di Colleville-sur-Mer, la chiesa di Sainte-Marie-du-Mont con la storia del parà appeso al campanile gotico mentre assiste impotente al massacro dei suoi commilitoni ne “Il giorno più lungo”, il D-Day.
Non è più un sogno, sta diventando realtà: nelle prossime settimane la Francia chiederà formalmente all’Unesco di riconoscere a quel lembo di Normandia dove ebbe luogo il più famoso sbarco dell’era moderna il titolo di “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. E i pronostici sono per un giudizio favorevole da parte della nota agenzia ONU che si occupa di tutelare i siti di prestigio sparsi per il globo. Perché quello che successe sulla costa della Manica non fu l’elogio del militarismo o della legge del più forte: fu un passaggio doloroso ma obbligato per piegare la deriva nazista e garantire all’Europa condizioni più vicine alla democrazia e alla libertà. Una candidatura sostenuta da un numero impressionante di personalità internazionali e sicuramente da molti dei visitatori che ogni anno raggiungono Arromanches, Caen, Bayeux, Ouistreham e Longues-sur-Mer per vedere da vicino lo scenario di uno dei fatti più clamorosi e decisivi della storia moderna. Fra meno di 5 mesi saranno infatti milioni a voler presenziare alle celebrazioni per i 70 anni del Débarquement.
Noi di www.voglidifrancia.it lo salutiamo come l’”evento 2014”. E già fin d’ora promettiamo ai nostri fans di offrire loro spunti, idee, informazioni e consigli sulla gigantesca serie di manifestazioni che Oltralpe stanno programmando durante le commemorazioni del 5, 6 e 7 giugno. Lo aveva anticipato qualche mese fa il vice-presidente della regione Bassa-Normandia Annie Anne che abbiamo conosciuto a Milano durante un incontro con il console generale di Francia Joël Meyer: “Sarà un rendez-vous impressionante, con risvolti scenografici, culturali e rievocativi straordinari”, aveva garantito.
Continuate a seguirci: nei prossimi giorni selezioneremo per voi “gli appuntamenti da non perdere” ma vi daremo anche alcune dritte su come arrivarci e come riuscire a trovare un sistemazione curiosa, di charme o almeno dignitosa a pochi passi dai cassoni di Port Winston sbatacchiati dalle maree, dai bunker di Longues-sur-Mer, dalle spiagge anglo-canadesi di Gold, Juno e Sword, dall’impressionante Museo di Utah Beach. E dal ricordo del soldato James Francis Ryan che ha i contorni di Matt Demon nel film di Steven Spielberg, film di guerra, tremendo e imperdibile, anche se infarcito di stereotipi e retorica tanto cari agli americani e a quella “macchina da guerra” (è il caso di dirlo) che è Hollywood. Il nostro consiglio: se a inizio estate avete qualche giorno da dedicare alla Francia, dimenticate per una volta la Costa Azzurra, Parigi e la Loira: puntate a nord. E se pensate anche voi che le spiagge del D-Day meritino di diventare “patrimonio dell’Umanità”, sostenete la loro candidatura cliccando sul sito www.liberte-normandie.com.