Alta Provenza: sciare (sic) in una galleria d’arte (sic, sic!)

Images_Neiges_de_Culture_SerreChevalierVallée_Pagina_1Provence-Alpes-Cote d'AzurIntanto “sciare in Provenza” suona strano. Eppure è così. Non solo la graziosa stazione invernale di SERRE CHEVALIER dispiega piste e impianti a gogo, ma propone una cosa mai vista: sciare fra opere d’arte! by paolo galliani

Se tornasse oggi dalle parti del Monginevro, Annibale farebbe il pacifista: eviterebbe di attraversare le Alpi per andare a combattere gli odiati Romani, imparerebbe perfino a sciare nella vicina Serre Chevalier e in questa deliziosa stazione invernale dell’Alta Provenza si convincerebbe che a duemila metri e più, al genio militare è  preferibile il genio artistico. Mica uno scherzo. Annibale c’era davvero passato da qui con le sue truppe. Ma è anche vero che sulle piste innevate di Serre Chevalier lo sci alpino lo si pratica slalomeggiando tra sorprendenti installazioni, sculture, immagini e opere plastiche.

Mai vista altrove una cosa simile. Alle porte di Briançon la chiamano NEIGES DE CULTURE – come dire NEVI DI CULTURA – questa rassegna che accompagnerà gli appassionati di sciolina fino ad aprile, piazzando mostre, fumetti, recite poetiche e curiose opere effimere nella neve fra uno skilift, una seggiovia e una cabinovia. Dal 21 dicembre, il paesaggio verrà punteggiato da un percorso innevato con 80 grandi ritratti dei cosiddetti Enfants du froid, “bambini del freddo” che appartengono ai popoli de nord del mondo, spesso nomadi (della Mongolia, della Siberia, della Scandinavia, etc.), che alcuni grandi fotografi hanno immortalato nel loro habitat: fra le grandi firme di queste immagini che hanno anche un valore antropologico, Robert Gessain, Tina Iktonen, Erika Larsen e Hamid Sardar.

© Hamid Sardar

© Hamid Sardar

L’intera ski-area accoglierà anche spazi culturali per grandi e piccini dove ripensare al ricco patrimonio della vicina Briançon (World Heritage dell’Unesco con il sistema difensivo di Vauban) e pensare alla difesa dell’ecosistema locale. Per non parlare delle incredibili opere di snow-drawing e snow-art che l’artista di origine tedesca Sonja Hinrichsen realizzerà a Serre Chevalier fra il 15 e 22 febbraio sulla falsariga di quanto aveva già fatto un paio d’anni fa nel Colorado: una serie di cerchi concentrici e di spirali simili a grandi “mandala” che verranno tracciati sulla neve in 7 punti strategici della ski-area, capolavori effimeri ma suggestivi che solleciteranno la curiosità degli sciatori, ispireranno i fotografi e proietteranno atmosfere zen ed esoteriche nel muscoloso mondo degli sport invernali.

Per noi di vogliadifrancia.it questa sorprendente passione culturale fa di Serre Chevalier la stazione di maggiore tendenza. Se sulle Alpi francesi sta iniziando ovunque la stagione sciistica, spetta a questa graziosa località a poco più di un’ora da Torino e a 2 ore e mezzo da Milano l’onore di inaugurarla. Per la fantasia, il coraggio, il messaggio sottinteso e rivolto agli appassionati di sport invernali: divertitevi e fate andare i muscoli. Ma guardatevi attorno: aprite la mente e liberate i pensieri.

INFO – La stagione sciistica debutta il 14 dicembre e si conclude il 21 aprile. Con 102 piste, 61 impianti di risalita e una ski-area che per l’80% si trovano oltre i 2mila metri, Serre Chevalier è una delle maggiori stazioni invernali francesi, certamente la più importante della Provenza. Fra le novità assolute, la nuova telecabina Serre-Ratlier. Un’idea delle tariffe degli skipass: 40 euro per 3 ore (32 per chi ha meno di 11 anni), 47 per la giornata (38), 218-227 per il settimanale (174-182 euro). Per maggiori informazioni conviene navigare sul sito www.serre-chevalier.com

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