Ardèche: il tempo delle castagne

castagnades2013Rodano-AlpiA un’ora da Lione, c’è un posto dove l’autunno ha i colori del Canada e il profumo delle cose buone. Ecco un ottima meta autunnale. by paolo galliani

castagne-Ardèche“È la muta d’autunno”, dicono in Francia, dalle parti del Massiccio Centrale. Io ci sono stato qualche anno fa e a me è sembrata un vero e proprio strip-tease della vegetazione: chilometri di strade asfaltate letteralmente ricoperte di ricci di castagno che il mese d’ottobre ha staccato dai rami perché la clorofilla è in disgrazia e bisogna pur prepararsi al letargo della stagione fredda. Peggio per la natura, meglio per noi.

Per me di sicuro: perché le migliori marmellate di châtaignes le ho assaggiate proprio lì, fra i monti del’Ardèche, e i marrons glacés, la crema di marrons e i marrons grillés più deliziosi li ho visti produrre e vendere dalle parti di Lamastre e Jauiac, di Joyeuse e Désaignes. Amici di vogliadifrancia, stavolta mi sbilancio: se c’è un posto dove l’autunno ha i colori del Canada e il profumo delle cose buone è davvero lì, sulla sponda destra del Rodano, a un’ora o giù di lì da Lione, dove il famoso arbre à pain, l’albero del pane che un tempo sfamava la povera gente, è diventato una pianta dai frutti sacri.

Non che la cosa mi abbia mai stupito: le castagne provenienti dall’Ardèche sono sempre state le più ricercate e costose nei negozi e supermercati di Francia, con varietà sfiziose come la comballe e la merle, la bouche rouge e la sardonne e ci deve pur essere stata una ragione per tanto successo. Insomma, la cosa migliore è di andarci in queste periodo. Perché c’è tutto un mondo di contadini, artigiani, droghieri e ristoratori in totale fibrillazione per accontentare le richieste di crème, confiture, farine, liquori e specialmente castagne glacées. E perché nei paesi che punteggiano il Parc Naturel Régional des Monts d’Ardèche esplodono castagnate e feste pastorali che ormai si vedono raramente anche nella più profonda provincia francese.

Roba da perdere l’orientamento: decine di Fêtes de chataignes, con sfoggio di costumi antichi, sfilate di confraternite e grandi degustazioni collettive. Con un curiosità assolutà di quest’anno: la presenza di gruppi bretoni della zona di Redon (dove evidentemente vengono prodotti sorprendenti marrons) che promettono di portare nella ruvida Francia centrale i suoni celtici, le danze tradizionali del Nord e ritmi cari alla cultura gaelica. Nel weekend scorso si è festeggiato a Privas e a Joyeuse, con grandi mercati dei produttori della zona, assaggi, atelier e grandi fuochi dove preparare le attesissime châtaignes roties, anche se la rassegna più scenografica è stata quella di Désaignes. Finisce oggi con LE TEMPS DES CHÂTAIGNES a ST-LAURENT-LES-BAINS, oggi e domani con CASTAGNADES a JOANNAS, DARBRES e CHALENCON.  Il 2-3 novembre sarà la volta di VESSEAUX e GLURIAS.

Ovviamente nei ristoranti i piatti sono letteralmente dominati da castagne o derivati vari: all’Auberge Les Grillons di MEYRAS vi propongono la tartare de châtaigne, al Chez Lulu di PRIVAS il maiale con crema di castagna, a La Bouche à l’Oreille di JOYEUSE arriva in tavola il ginocchio di vitello al confit de châtaignes e al Châtaignier fleuri di DESAIGNES la crema di castagne finisce nella salade de chèvre, nel gratin e nei gâteaux maison. Con buona pace di chi preferisce invece dedicarsi alle RANDO-CASTAGNADE, alle passeggiate fra i castagneti della zona di JOYEUSE (il 27 ottobre e il 2 novembre), di VESSEAUX (2 novembre); oppure fare man bassa di prodotti a base di castagne fra artigiani e piccola aziende di trasformazione della zona: da Jean-François Lalfert al Domaine du Bois de Belle a LE NOZIER, da François Rolle alla Ferme de Moyère di SAINT-PIERREVILLE o da Annick e Ludovic Desbrus alla Forêt du Puy di ST-JEAN-CHAMBRE.

Che a questo punto, uno dice: aiutò, ho fatto digestione. Tranquilli. In Ardèche hanno pensato anche ai weekends de la châtaigne, ad ateliers gourmands per grandi e piccini e a raccolte speciali di castagne, ad esempio all’Ecomusée di ST-MICHEL-DE-CHABRILLANOUX. Pensate di avere finito? Non ve la caverete così facilmente: c’è una Maison de ChâtaigneierSAINT-PIERREVILLE che racconta tutto sul rapporto tra l’uomo e l’albero del pane; e a JOYEUSE c’è perfino un Musée de la Châtaigneraie con strumenti di raccolta e lavorazione e  oggetti correlati alla cultura delle castagnades. E poi dicono che i francesi sono poco ospitali!

Se siete interessati a saperne di più sulle “Châtaignes” o  a fare acquisti sappiate che in Ardèche c’è il marchio Secrets Fermiers che raggruppa 5 grandi produttori castaneiculteurs di Lamastre, Saint-Etienne-de-Serre, Saint-Pierreville, Rocles e Jaujac: pare che le loro castagne confites o glacées siano tra le migliori in circolazione.

Info – Utilissimo navigare sul sito www.castagnades.fr. Per andare nell’Ardèche può essere utile passare da Lione (facilmente raggiungibile con Tgv e aerei dalle maggiori città italiane) oppure seguire l’autostrada Aix-en-Provence-Lione e uscire all’altezza di Montélimar e di lì raggiungere i Monts d’Ardèche lungo la nazionale 102.

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