Cucinare la TARTE TROPÉSIENNE, la FLAMICHE PICARD o i MACARONS, STAMPARE e CUCIRE stoffe in un laboratorio tessile, il tutto IMPARANDO il francese. È possibile con LES PARISIENNES di Géraldine nella scuola di lingua PRÊT-À-PARLER. by andrea ruscitti

Uno dei laboratori di cucina di Les Parisiennes
Géraldine, l’ho inseguita per mesi. Era inizio estate quando ci siamo salutate con la promessa che ci saremmo riviste presto. Poi però l’estate è passata, è arrivato l’inverno ed è finito un anno. Ma d’altronde non è facile stare dietro a una persona che è nata e cresciuta a Parigi, si è spostata a Lione, ha traslocato in Grecia, e alla fine è arrivata in Italia.
Da 12 anni Géraldine vive a Milano, e oggi, con alle spalle un lungo bagaglio di studi sulla comunicazione culturale, si occupa di far conoscere agli italiani la sua lingua natale. Tutto è partito da PRÊT-À-PARLER, la scuola che cerca di insegnare coinvolgendo i suoi studenti con attività formative e esperienze creative. Ma è il vero nocciolo della questione è LES PARISIENNES.
Seduta al tavolino di un bar, una domenica di pioggia in cui dopo molti incastri d’agenda siamo riuscite a fissare un incontro, Géraldine mi racconta che da tempo si era accorta che ai suoi studenti mancavano degli stimoli. Loro usavano il francese per parlare con i colleghi o scrivere delle mail; ma la lingua, quella vera, la si impara solo andando al supermercato, prendendo il caffè al bar, chiacchierando con il macellaio. A quel punto aveva bisogno di un’idea che tra una lezione, una serata con gli amici e una cena con il fidanzato è arrivata. Così a novembre 2011 ha cooptato il fedele compagno d’avventura Enrico e insieme hanno messo in piedi LES PARISIENNES, il laboratorio che organizza giornate creative in lingua. Parole chiave: CONVIVIALITÀ e SCOPERTA. Che, per esser spicci, nella pratica si traducono in APERITIVI, CORSI DI CUCINA, tradizionale, ça va sans dire, VISITE CULTURALI alla scoperta della città e LABORATORI DI FOTOGRAFIA. Il tutto, a seconda dell’occasione, sotto la supervisione di un cuoco, una guida e un’amante di macchine fotografiche madrelingua, che controllano e qualche volta bacchettano i loro studenti.
Géraldine ne è convinta: chiudere il libro e sedersi intorno a un tavolo è la via del successo; per questo per il 29 gennaio ha organizzato una piccola sorpresa per chi volesse ritagliarsi una parentesi di Francia nella città della Madonnina. Ma dal momento che dicono che la suspense sia il sale della vita, io mi faccio da parte e poi forse un domani tornerò a raccontare… Intanto, per saperne di più guardati il loro sito!

Il laboratorio tessile di Les Parisiennes per imparare a stampare e cucire le stoffe
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