È in corso una bella mostra dedicata al “domatore del marmo” che fu AUGUSTE RODIN, capace di rendere dolce e mansueto il più immortale dei materiali. by martine buysschaert
La parola “marmo” evoca durezza, freddezza, impassibilità. “Avere un cuore di marmo”, “diventare di marmo”, “algido come il marmo”… sono solo alcuni dei modi di dire che ne descrivono le peculiarità. Solo chi ama la scultura, si ricorda della sua etimologia greca di “pietra splendente”. Bianco e luminoso per natura, questo materiale classico e pregiato ha assunto nelle mani di Auguste Rodin, una incredibile potenza vitale. Lo scultore parigino, di cui ricorre oggi il compleanno – nacque il 12 novenbre 1840 – a noi noto soprattutto per il celeberrimo Pensatore bronzeo e per le sue creazioni in gesso, fu molto amato dai suoi contemporanei anche per i suoi marmi. Tutt’altro che convenzionali, essi non sono solo frutto di perizia tecnica o di estetica, ma hanno una grande valenza simbolica, perché l’artista fu capace di fare “tremare” il marmo, proprio come fosse carne viva.
È questo l’oggetto della mostra RODIN, LA CHAIR, LE MARBRE – una cinquantina di marmi accanto a una decina di modelli in terracotta – allestita nella Chapelle del MUSÉE RODIN, mentre sono in corso i lavori di restauro e di rinnovamento del magnifico Hôtel Biron. Le dimensioni dello spazio e l’allestimento, caratterizzato dall’uso di molto legno grezzo, contribuiscono a farti sentire nell’atelier dell’artista.
Ed è un vero piacere potere ammirare, “palpitanti” nel marmo, la rassegnazione di Andromeda, la dualità della Centauresse (un centauro al femminile), la grazia di Diana, la disperazione impotente di Venere in La morte di Adone, la sensualità universale di Fugit Amor e del Bacio. A fare parte integrante di questo prodigio è, da parte di Rodin, la cosiddetta scelta dell’incompiuto di michelangiolesca memoria – non a caso chiamato anche in altre lingue con le parole italiane di non finito –. Ma quello che per Michelangelo fu spesso una strada quasi obbligata per sottrarsi ai troppi impegni, in Rodin fu gesto volontario, con cui cercava di liberare il corpo umano dal peso del monumentale.
Insomma una bella idea per il ponte dell’8 di dicembre o le vacanze di Natale!
Info pratiche
RODIN, LA CHAIR, LE MARBRE fino al 3 marzo 2013
Martedì-domenica 10-17.45 (mercoledì fino alle 20.45)
Biglietto intero 10,5 €
c/o MUSÉE RODIN
79 Rue de Varenne
75007 Paris
Tel.: +33 (0)1 44 18 61 10
Metrò: linea 13 fermata Varenne o linee 13 e 8 fermata Invalides