Parigi: mappa dei cibi disgustosi (da vedere)

Testicoli d’agnello, gamberetti azzurri, lumache al chorizo, anatra cruda… Strampalati, pelosi, viscosi, appiccicosi, sconcertanti, schifosi da vedere, eppure così buoni! Le 15 sfide culinarie lanciate da MYLITTLEPARIS. by martine buysschaert

La squadra di MYLITLLEPARIS, un sito francese davvero speciale, se ne è andata a zonzo per Parigi a vivere insolite avventure culinarie. Superando pregiudizi e a priori, se la sono proprio goduta, e cibi che a prima vista potevano sembrare repellenti si sono rivelati essere tanti piccoli tesori. Infatti, hanno steso una mappa Beurk, c’est bon ! Beurk, per chi non mastica (è il caso di dirlo) bene il francese, è una interiezione che esprime disgusto, l’equivalente del nostro puah!

Mi è piaciuto così tanto questo contrasto tra apparenza e bontà che ho deciso di riproportelo. E a questo punto, sempre per chi non parla come mangierebbe se andasse in quei luoghi, ti regalo la traduzione di alcune schedine della mappa.

GÂTEAU DE HARICOTS ROUGES/GATÒ DI FAGIOLI ROSSI Torayat – 10 Rue Saint-Florentin – I arr. – 01 42 60 13 00 – metrò Concorde ← È molliccio, quasi appiccicoso. Ha un cuore di pasta di fagioli rossi questo dessert giapponese. Cercando un paragone verrebbe da dire… una sorta di purea dolce di lenticchie. Raffinato e bello. Soprattutto qui, ne LA pasticceria giapponese.

SOJA FERMENTÉ/SOIA FERMENTATA Kunitoraya – 39 Rue Sainte Anne – II arr. – 01 47 03 33 65 – metrò Pyramides ← In questa mensa giapponese, annoverata fra le migliori, si servono tagliatelle alla soia fermentata. Appena appena più piccante, ma nulla di spaventoso, intendiamoci. Inoltre si dice sia molto più sana della soja cruda. Idatakimasu (buon appetito!)

CREVETTES BLEUES/GAMBERETTI BLU Claude Colliot – 40 Rue des Blancs Manteaux – IV arr. – 01 42 71 55 45 –
metrò Rambuteau ← Azzurognoli e traslucidi in fondo al piatto, è poesia pura quelle cosette non cotte. Una poesia altamente comestibile, scritta da Claude Colliot, uno chef tutta finezza.

TESTICULES D’AGNEAU/TESTICOLI DI AGNELLO Ribouldingue – 10 Rue Saint Julien-le-pauvre – V arr. – 01 46 33 98 80 – metrò Cluny-la Sorbonne ← L’altro nome dei rognoni bianchi è… testicoli. Di agnello per la precisione. Struttura che si scioglie in bocca, di gusto delicato, si degustano saltati in padella con prezzemolo e aglio. L’ultima trasgressione.

TÊTE DE VEAU/TESTA DI VITELLO Apicius – 20 Rue d’Artois – VIII arr. – 01 43 80 19 66 – metrò Saint-Philippe-du-Roule ← Cotta intera e ritagliata davanti a voi, si direbbe un’opera surrealista dalle mille strutture e sapori delicati. Da ordinare con almeno duna settimana di anticipo per 6-8 persone. Il tutto in un contesto eccezionale.

UNE PLANTE QUI PIQUE/UNA PIANTA CHE PIZZICA Les saisons – 52 rue Lamartine – IX arr. – 01 48 78 15 18
metrò Notre Dame de Lorette ← Grande classico della casa, questo tataky di salmone, panna e rafano. Una pianta di origine alsaziana, raiz fort in francese antico che sta per “radice aspra”. Tutto da dimostrare. Pizzica un po’, ma è proprio quello che è buono!

DU PAIN RASSIS/PANE RAFFERMO Zinc Caïus – 11 Rue d’Armaillé – XVII arr. – 01 44 09 05 10 – metrò Argentine ←
Ok, è vero esageriamo: di fatto è pain perdu, ovvero “pane perso”. È un po’ come la zucca che diventa carrozza: affettato, inzuppato (in buona compagnia in una miscela di latte-uova-zucchero), passato in padella e condito con un pizzico di cannella, il pane raffermo diventa un dessert squisito. Perdipiù, anti-spreco!

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