Dal Mediterraneo all’Atlantico lungo i Pirenei (1° puntata)

Che ne dici di un coast to coast lungo i Pirenei, per un fantastico “mari&monti”, magari in camper? 800 km pieni di meraviglie separano Collioure, quasi in Catalogna, da Saint-Jean-de-Luz, a sud di Biarritz. Oggi tocca alla Francia catalana. by martine buysschaert

1. Poco dopo Argelès-sur-Mer, una ventina di chilometri a sud della splendida Perpignan, inizia la Côte Vermeille, tutta promontori rocciosi e cale solitarie, figlia dell’incontro amoroso tra il Mediterraneo e i Pirenei. Gemma di questo tratto di costa è il borgo di Collioure. D’estate, visto l’affollamento, ti conviene lasciare il veicolo fuori dal centro e prendere la navetta. È un porto di pesca dominato da una possente fortezza dei templari rafforzata nel XVII secolo da Vauban: il Château Royal è generoso di scorci panoramici sulle spiagge, il porto e la chiesa romanica di Notre-Dame-des-Anges. Nell’aria vibra già un’atmosfera di Catalogna.

2. Per andare alla scoperta della Francia catalana, devi puntare a ovest e raggiungere la piccola Céret, distante meno di 35 chilometri da Collioure, per ammirarne il trecentesco Pont du Diable sul fiume Tech, visitare lo splendido Musée d’Art Moderne che celebra Picasso e altri artisti che qui operarono, dare un’occhiata all’arena della corrida e prenderti una pausa nelle sue piazze alberate.

3. Anche se la strada è faticosa, vale la pena salire fino alla Boule d’Amont (circa 20 km) dove ti attende il Prieuré de Serrabone, un’abbazia del XII secolo che vanta una tribuna di marmo capolavoro dell’arte romanica e un bel chiostro con 25 capitelli istoriati e più di 600 motivi scolpiti, tra cui acquile, grifoni e leoni. Il paesaggio di creste coperte di foreste è selvaggio e intenso, il panorama sulle cime circostanti è da urlo.

4. È un’abbazia, sul territorio di Codalet, anche la prossima tappa, quella arcaica di Saint-Michel-de-Cuxà, fondata dai benedettini intorno all’anno 878. Accanto al bestiario fantastico che anima i suoi capitelli c’è anche la raffigurazione di Gilgamesh, l’eroe sumero, giunto fin qui forse grazie ai Templari. Difficile di acceso e magnificamente inserita nel paesaggio, ospita ogni anno (fino a metà agosto) alcuni concerti di musica da camera del Festival de Pablo Casals. Nel vicino paesino di Catlar, sulla Place République, il posto giusto per un pranzetto saporito ed economico, a base di prodotti freschissimi, è la Casa de l’Olivier.

5. Poi è la volta di Vernet-les-Bains, località termale molto apprezzata per il suo clima. Lasciati stregare, come già successe a Ruyard Kipling, autore del Libro della giungla, dal Mont Canigou, fulcro della devozione catalana. La croce di ferro che svetta ai 2785 del Pic du Canigou è una location delle più panoramiche, con vista mare e vista monti. Altra meta per i camminatori, partendo dalla vicina Casteil, è l’Abbaye de Saint-Martin-du-Canigou, spettacolarmente abbarbicata su una rupe scoscesa.

6. Villefranche-de-Conflent si trova nella parte più stretta della valle e dimostra appieno il suo passato di “guardiana” del fiume Têt con quei bastioni in pietra e tutt’intorno un mare di boschi. È simpatico passeggiare nei vicoli lastricati di marmo rosa, osservare le dimore fieramente restaurate, curiosare nelle botteghe artigiane,  ammirare i decori in ferro battuto del duecentesco portale in quercia della chiesa romanica di Saint Jacques e, infine, salire i mille scalini del passaggio sotterraneo che conduce al Fort Libéria, a picco sulla gola. E per riprendere le forze, al ritorno c’è Le Grill la Senyera, al 81 di Rue Saint-Jean (conviene prenotare perché è piccolo e molto apprezzato anche dai locali, tel. 04 68 96 17 65). Per gli amanti di stalattiti e stalagmiti poco lontano le labirintiche Grottes des Canalettes.

7. Per gli appassionati di belvederi è imperdibile la gita con il Petit Train Jaune, un trenino giallo soprannominato il “canarino”. Sono 62 i chilometri che separano, attraversano la Cerdagne, Villefranche-de-Conflent da Latour-de-Carol. Il mitico trenino (le mie carroze preferite sono quelle scoperte!) se ne va fischiettando e allegro lungo 14 ponti – tra cui il Viaduc Séjourné sospeso a 65 metri di altezza et il Pont Gisclard a quota 80 metri sopra un precipizio – 17 gallerie e ben 22 stazioni, tra cui Bolquère, la più alta di Francia, a quota 1593 metri.

We cannot display this gallery

Pin It

2 thoughts on “Dal Mediterraneo all’Atlantico lungo i Pirenei (1° puntata)

  1. Pingback: “Coast to coast” lungo i Pirenei (2° puntata) | vogliadiFrancia ♥ la Francia che piace agli italiani

Rispondi