Si sta bene lungo la costa basca francese. E Biarritz, anzi Miarritze come dicono i baschi, ne ha una più del diavolo per sedurre i viaggiatori curiosi, come Luciano che ci ha chiesto qualche dritta… by paolo galliani
A raffica, insomma d’istinto, come le cose migliori. A Biarritz fatevi il pieno di Atlantico, con le sue spiagge sconfinate e le onde lunghe tipo California. E se l’oceano vi intriga, non dimenticate di visitare La Cité de l’Océan, che l’architetto newyorchese Sten Holl ha concepito come una moderna costruzione a forma di “onda”. Stramerita: è un incredibile percorso ludico-scientifico-pedagogico nei pressi della Plage de la Milady, con ambientazioni suggestive che spiegano la formazione delle onde e interpretano i fenomeni geologici dei fondali. Interessante anche il Musée de la Mer de Biarritz in un edificio Art Déco dell’Esplanade du Rocher de la Vierge, recentemente restaurato e focalizzato sulla famosa corrente del golfo, anche se flora e fauna marine s’ispirano ai mari di mezzo mondo. E ancora. se volete ammirare i surfisti che generalmente prendono d’assalto questa costa guascone, vi conviene andare nei pressi della Scuola di surf Aloha che si trova a 25-30 chilometri a nord di Biarritz. Se la talassoterapia vi intriga, meglio sapere che avete a disposizione ben 5 centri di diverso standard (da 2 a 5 stelle) che propongono un grande ventaglio di prestazioni: il livello è mediamente molto buono.
Se invece avete velleità glamour e vi piace l’idea di poter incontrare (chi lo sa?) qualche star, sappiate che Biarritz è e resta una delle destinazioni più amate dai personaggi dello spettacolo, da quando – nel ’57 – il produttore americano Peter Viertel scelse Biarritz per il film Le Soleil se lève con Ava Gardner. Per la cronaca, Cameron Diaz è stata spesso vista a bordo piscina nell’Hôtel du Palais; Gwynet Paltrow al ristorante della spiaggia Bahia Beach; mentre Vincent Cassel lo hanno spesso visto sulle onde da surf di Parlementia, a Bidart, poco a sud di Biarritz o a fare colazione al Les 100 Marches – come dire “i 100 scalini” – che è una semplicissima cabane sui bordi della Costa Basca.
Altre bordate: se dovete acquistare i famosi prosciutti e insaccati baschi – per esempio quelli di Urkulu e di Cize – potete andare al grande mercato coperto, Halle principale, sul lato sinistro, dove c’è il banco di Christine e Michel. Per cioccolati ai profumi (nocciola, cocco, arancio, etc.) fermatevi al 12 di Maréchal-Foch e acquistate i prodotti ispirati alla linea Daranatz. A proposito di cioccolato: c’è un museo tematico al 14 di avenue Beaurivage, dove si possono effettuare anche delle degustazioni. Per i formaggi locali, il meglio è al 17 di rue de la Bergerie, dai fratelli Patrick e Laurent Bernal. Per i tipici tessuti baschi dalle 7 tonalità – le cosidette toiles basques – andate da Charles Larre, 1 rue des Halles.
Se vi piacciono i locali con atmosfera rilassata e informale, l’indirizzo giusto è il 5 di rue des Halles: al Bar Jean si possono ordinare ottime tapas con specialità basche a base di carne, affettati (prosciutti di Bayonne) e pesce (sardine grigliate, merluzzo alla spagnola, etc.): tutti i giorni, dalle 8 alle 2 di notte. Tapas e buon vino della regione anche al numero 1 di rue du Centre, al Comptoir du foie gras, dove vengono serviti ottimi piatti di formaggio locale, di charcuterie (affettati) e foie gras. Il mio consiglio per uno stacco alla basca: tapas con un buon bicchiere di sidro. E per una passeggiata romantica l’ora migliore: alle 21, durante l’ultima parte del tramonto.
Ma forse avete voglia di pesce. C’è Villa d’Ilbarritz a Bidart (avenue de Biarritz), fra Biarritz e Saint-Jean-de-Luz, ambiente conviviale ma abbastanza chic, con ottimi frutti di mare, antipasti e pesce alla griglia (i prezzi sono attorno al 35-55 euro, dipende dalla scelta). Decisamente più abbordabile e informale Chez Albert lungo l’Allée Port-des-Pêcheurs: a Biarritz è un’istituzione.
La località si è recentemente dotata di nuovi hotel: fra gli altri, la bella proprietà di Philippe Etcheverry sopra le spiegge di Bidart: poche camere, graziose ed epurate, un’accoglienza ottima e prezzi (per la doppia) che si aggirano sui 90-110 euro (tel. 0033.5.59438300). In città, si trovano camere a 110-200 euro nella bella maison d’hôtes Villa Vauréal (10 due Vauréal), nel cuore del quartiere Bibi Beaurivage. In pieno centro c’è invece l’Hôtel Le Caritz che non è male, anche per la posizione, davanti all’Atlantico: ambiente rilassato e giovane, camere da circa 90-160 euro.
Tra le attrazioni, non scordate di fare quattro passi attraverso i marchés nocturnes, mercati notturni organizzati tutti i mercoledì sera (18,30-24) in rue des Halles e in place Sobradiel. Il resto – statene certi – verrà in automatismo, allungando un passo dietro l’altro: la straordinaria Villa Belza dai tetti appuntiti su uno sperone roccioso di fronte all’oceano (beato chi ci vive); la Roccia della Vergine (voluta da Napoleone III nel 1865) lungo una passerella sospesa sopra le onde attribuita (dicono) all’atelier di Gustave Eiffel (con il mare agitato megio evitare); la mitica Villa Eugénie trasformata in albergo o l’eccentrica Villa Le Goéland; il quartiere popolare in stile basco di Bibi Beaurivage; la Grande Plage con il casinò municipale in perfetto stile Art Déco; le casette – denominate crampottes – sul Port des Pêcheurs; le gite al suggestivo villaggio di Socoa, nella bella Saint-Jean-de-Luz o a Bayonne, città profondamente basca che ama il rugby e adora… i tori.
Da ultimo, un consiglio, non richiesto ma che mi sento di darvi: non perdetevi un salto nella parte interna dei Paesi Baschi francesi, nel cuore della zona dei cosiddetti Pirenei Atlantici (per esempio nella Bassa Navarra). E se avete tempo, puntate a nord verso Bordeaux: la strada che incornicia il Bassin d’Arcachon e che si conclude sulla punta di Cap Ferret è una meraviglia.
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