Alsazia: il meglio dei vini bianchi francesi (2° puntata)

Danilo

Alsazia

Seconda tappa del tour enologico con Danilo, sommelier del Ratanà di Milano, alla scoperta di bianchi alsaziani di eccellenza da abbinare a piatti prelibati, come la Trota Gravad Läks. by andrea ruscitti

Ricordate Danilo, il sommelier del Ratanà, amante dei vini francesi? Mi fa piacere, perché adesso è giunto il momento di lasciarlo parlare. Eravamo arrivati al punto in cui stavamo lasciando Milano per piantare la nostra prima bandierina in Alsazia, terra che beneficia della vicinanza del fiume Reno, e famosa per i vini bianchi, quelli dolci soprattutto. Un piccolo problema per gli italiani, che nel bianco prediligono il secco, ma che, se scoprono i giusti abbinamenti – e quindi piatti abbastanza salati – possono apprezzare anche questi.

Dice Danilo:
«I vini in Alsazia hanno una paletta immensa di proposte, che va dal secco al dolce, per non parlare delle vendemmie tardive, che sono molto costose, ma danno grandi emozioni quando le si stappa. Tre sono i nomi che, a mio parere, riassumono questa terra.

1. Zind-Humbrecht →  4 Route de Colmar – 68230 Turckheim – tel. +33 (0)3 89 27 02 05 ←  biologico della prima ora,  dagli anni ’80, che produce uno strepitoso Riesling Terroir*, molto secco, in perfetto abbinamento con la Trota Gravad Läks, servita con insalatina tenera, emulsione di olio umbro e miele carota selvatica, di cui Cesare Battisti, chef del Ratanà ci regala la ricetta: clicca qui per vederla!

2. Pierre Frick → 5 Rue Beer – 68250 Pfaffenheim – tel. +33 (0)3 89 49 62 99 ← che apprezzo per il suo Crémant, uno spumante metodo classico, che costa poco, è biodinamico, ha zero solfiti, e soprattutto si beve a secchi senza neppure accorgersene.

3. Hugel et Fils → 3 Rue de la Première Armée – Riquewihr – tel. +33 (0)3 89 47 92 15 ← che vale la pena conoscere anche solo per fare un giro nella sua cantina di Riquewihr, un paesino davvero grazioso e non troppo inflazionato dai turisti. La sua è un’azienda storica, con vini strepitosi che vanno dal moscato secco, perfetto per gli aperitivi, fino a passiti davvero strepitosi. Ma la vera bellezza sta nel rapporto qualità-prezzo: se si va a prendere un vino che si chiama Sporen si beve un prodotto d’ annata che però costa una stupidata».

A proposito di Riesling, la carta dei vini del Ratanà ci racconta che una vecchia canzone tedesca individua “nelle ragazze e nel vino” il perché è così bello il Reno! Sulla beltà delle fanciulle locali quelli del Ratanà preferiscono sorvolare, mentre non hanno dubbi sul secondo motivo: il riesling regala vini tra i migliori al mondo. Il terroir si esprime con forza rara, facendo perno su acidità e mineralità. Grazie all’acidità i riesling sono tra i vini bianchi più longevi in assoluto; anche il residuo zuccherino, spesso presente in minima parte nei vini da pasto, viene controbilanciato dalla parte acida donando equilibrio e versatilità. Un vino duro e soave allo stesso tempo, un vino che viene dal freddo del cuore dell’Europa, ma che scalda il cuore con la sua eleganza e profondità. Che siano anche queste le ragioni per cui le ragazze renane contribuiscono alla bellezza della regione?

P.S. di vogliadifrancia.it
Di un itinerario dei vini francesi ci aveva già parlato Milena Ercole: clicca qui per rivedere il post.

Pin It