Provenza: L’Hostellerie Bérard&Spa, un angolo di paradiso

Lo chef!

Provenza

Una location da sogno, una “piccola grande” famiglia dinamica a gestire un albergo di charme, un centro benessere, un ristorante stellato, un bistrot, corsi di cucina e una Renault anni ’30. Cosa volere di più? by paolo galliani

L’ultima volta che ho visto René, era incurvato nel piccolo giardino su un fianco del suo villaggio provenzale, indifferente a tutto, interessato solo a raccogliere i gioielli del suo piccolo appezzamento: zucchine, carote, pomodori; a ripulirli della terra e a renderli presentabili; e poi a portarli sopra, nella cucina dove è stato il re e il sovrano per tanti anni e dove oggi è l’anziano e tenero padre di un figlio – Jean-François – altrettanto geniale. Poco lontano, Danièle, la moglie, aveva già il piglio della padrona di casa, capace di gestire l’accoglienza come pochi sanno fare anche in Provenza. E Sandra, la figlia, sorella di Jean-François, era intenta a scaricare merce da un piccolo camioncino, perché da queste parti, anche i titolari d’impresa si tirano su le maniche e lavorano duro. Il quadretto si compone e ricompone da anni.

Li rivedo di tanto in tanto e mi fanno sempre la stessa impressione: una grande famiglia, in un grande posto. Il messaggio è sottinteso: benvenuti all’Hostellerie Bérard, benvenuti in uno degli alberghi più graziosi e amabili fra Tolone e Marsiglia, benvenuti in uno dei ristoranti che da anni capeggia nella classifica delle migliori tavole della regione.

Intanto la location: nel cuore di un borgo di buon umore, arroccato su un collina che domina la piana di Bandol, a un niente dalle calanques di Marsiglia e dai porticcioli di Sanary-sur-Mer e Cassis. Poi l’albergo, quattro diversi edifici tenuti insieme da un intricato sistema di scale interne e passaggi segreti: Les Remparts, che è poi l’ex-prefettura, Le Couvent, vecchio convento dell’XI° secolo con tracce dell’antico refettorio per suore, La Bastide dalle persiane blu e dall’aria decisamente provenzale, di fronte alla piscina, e Les Peintres, ultima acquisizione, con un tocco leggermente più moderno. Totale: 37 camere graziosissime, con decori e arredi tradizionali e autentici che sembrano volutamente richiamare le stanze dei casolari in questa terra di mezzo fra la lavanda e i pini marittimi. Comprese le 4 chambres che Danièle e famiglia hanno risistemato in una sorprendente e nascosta residenza di campagna rilevato qualche anno fa, già, nella piana rivestita di macchia mediterranea che fa da contorno alla collina della Cadière d’Azur, dove papà René si diletta anche a tenere intriganti corsi di cucina.

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Ma è innanzitutto un luogo di alchimie per le papille. Perché il vizio è rimasto. René era e resta un mito, il figlio Jean-François lo è già diventato, a ben guardare voti e giudizi delle maggiori guide gastronomiche – stella Michelin, 3”toques” della Gault&Millau – e i piatti che si alternano a ogni stagione e a ogni ispirazione: il brodo di pollo tartufato con uovo sodo al cucchiaio, il merluzzo in marinatura di molluschi e crostacei con piccoli ravioli al finocchio e limoni canditi, l’ostrica del mare aperto in vellutata al foie gras, menta piperina, limone candito e il vitello con germogli di spinaci e gallinacci, petto fuso su un rotolo di patate, fegato rosato e capperi di Lipari.

E siccome le sorprese sono come le ciliegie, una tira l’altra, i Bérard hanno anche pensato bene di regalarsi e regalare agli ospiti Aromaspa, un centro benessere stile “terme romana”, con ambientazioni a mosaico e giochi d’acqua che hanno un effetto distensivo e trattamenti che si rifanno alle tradizioni zen dell’Oriente e alla cultura estetica delle grandi case parigine e internazionali. Con tanto di certificazione acquisita: eletto miglior resort spa di Francia nel 2010 ed eccellenza spa nel 2011. Come dire: un piccolo impero.

Ma, noi siamo certi, continueremo a vedere René che raccoglie insalate e legumi nel suo giardino; ad ammirare Jean-François che si destreggia ai fornelli come un pittore davanti al suo cavalletto; e a invidiare i sorrisi di mamma Danièle e della figlia Sandra, stavolta davanti a una novità che campeggia fra i nuovi atout dell’albergo: una vecchia Renault Vivastella del 1936. Giusto per continuare a sorprendere!

Info pratiche
Hostellerie Bérard&Spa – Rue Gabriel Peri – 83740 La Cadière d’Azur – tel. 0033.(0)4.94901143 –  berard@hotel-berard.com.
Camere da 99 a 195 euro.
Forfait E se venissimo in Provenza… per ponti e festività particolarmente indicato per gli italiani e valido fino al 31/12/2012) propone pernottamento in doppia, colazione a buffet, cena golosa con 5 portate, trattamento modellante e rilassante di 60 minuti all’Aromaspa e accesso al centro termale per 330 euro a persona (per ogni supplemento in doppia: 110 euro).
Per il ristorante gastronomico, prezzi inevitabilmente elevati, visto il livello, ma esistono menù degustazioni più accessibili: calcolare fra i 48 e i 155 euro.
E sul lato panoramico dell’hotel i Bérard hanno aperto anche un locale – Au Petit Jardin – con la stessa firma gastronomica ma con un’impronta più informale, a costi da classico bistrot (calcolare fra i 25 e i 35 euro).
La Cadière d’Azur è raggiungibile dal confine italiano seguendo l’autostrada A8 che da Nizza porta verso Aix-en-Provence e deviando per l’A57 per Tolone da dove imboccare la A50 per Marsiglia, uscita n.11 “La Cadière d’Azur”. 

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