Di Moulin Rouge e Centre Pompidou già vi ho detto ieri. Ma nella bulimia artistica parigina, a volte sono i dettagli a saltare all’occhio. Certo i capolavori, i grandi monumenti e quant’altro. Ma è bello spulciare le agende e scoprire piccoli gioielli senza titoli in prima pagina. by diego vincenti
Penso allora alle illustrazioni di Christian Durieux, protagonista discreto di una piccola personale al Louvre, fino al 27 febbraio, con le tavole originali di un volume nato tra le pareti del celeberrimo museo: la storia racconta di un incontro peculiare tra un uomo – ex politico – e una giovane donna misteriosa. Secoli di storia dell’arte e poi in disparte, quasi a non disturbare, illustrazioni e disegni di questo belga dal tratto riconoscibilissimo, che profuma di Tintin e dei tanti personaggi creati dal nulla, spesso facendo loro vivere le più belle avventure in giro per il mondo. La sensazione è un po’ quella di quando s’incrocia la vecchia insegna di una bottega: un misto dei madeleine proustiana e la strana idea di sentirsi a casa.
Avventura si diceva. Come quella descritta in Napoléon III et l’Italie: naissance d’une nation 1848-1870, ovvero l’Unità d’Italia vista oltralpe, al Musée de l’Armée des Invalides fino al 15 gennaio. Era un mondo difficile, di relazioni complicate e rapporti contraddittori. E certe storie ancora si sussurrano, come quella che coinvolge Virginia Oldoini, ovvero la Contessa di Castiglione. Cugina di Cavour, le cronache dell’epoca la descrivono come “una statua di carne”, a conferma di una bellezza e di una carica seduttiva non indifferenti. Morale, Camillo Benso la spedisce nel 1855 da Napoleone III a perorare la causa degli italiani. La fanciulla ci rimane un anno. E la Francia ci appoggia. Bontà sua.
Solo due esempi. Se ne potrebbero fare assai. Prima di abbandonare un attimo i toni culturali e lasciarsi andare alle abitudini locali. Cappotto pesante, guanti senza dita e Borsalino. Poi giù sugli Champs-Élysées a far lo struscio. E se è il 31, non dimenticatevi di fare un salto sotto la Tour Eiffel. Giochi di luce e il celebre spettacolo pirotecnico di mezzanotte. Che a volte anche fare i turisti è cosa preziosa. Ma non dimenticate lo champagne. Musica, colori, ragazze: tutto sembra più bello.