Una delle ricette preferite dagli gnomi di collina, anche se loro la condiscono con radici tanto piccanti da farti starnutire dalle orecchie! Come promesso e con i tempi che la calda stagione mi impone, vi racconto come faccio a far mangiare la zuppa di cipolle a mia figlia di quasi quattro anni. Innanzitutto la faccio buona! by Ruan
Devo ammettere che la ricetta classica francese della soupe à l’oignon ha subìto delle forti influenze. La disponibilità del nostro orto e della dispensa. E i consigli di un motociclista/traiteur mio zio di Leuven. Una zuppa di cipolle italiana per forza, belga per ispirazione, francese per nascita.
Essendo a casa nostra in tre a non sedere sul seggiolone e ad avere più di un premolare, le dosi sono calcolate per una famiglia di quattro meno uno!
- Prendo 6 delle più belle e grosse cipolle rosse che risposano nelle cassette al buio in dispensa. Le taglio in rondelle fini mentre spiego piangendo a mia figlia che …no, non piango perché sono triste …no, non perché sono troppo felice.
- Nella mia bella pentola in vetro bruno metto tre cucchiai di olio di oliva e 3 noci di burro. Scaldata la pentola ci butto un trito di sedano e carote (congelato quest’estate), le cipolle ed un porro striminzito che non vuole crescere, anche lui a rondelle.
- Aggiungo un cucchiaino di semi di cumino, che sbriciolo. Pepe nero, un gesto. Sale quanto meno basti, io lo metto grosso e marino. Lascio sul fuoco vivace rimestando fin che la cipolla comincia a diventare trasparente.
- Verso tanta acqua quanto il volume delle cipolle cotte, e porto ad ebollizione con coperchio. Lascio bollire per mezz’ora.
- Durante la bollitura taglio una fetta di un dito da un pane di 3 etti, fatto in casa con pasta madre nel mio caso. Ne elimino la crosta e lo faccio spalmare dalla piccola con moutarde de Dijon. Come su consiglio dello zio Arno la deposito nella zuppa che bolle e lascio bollire per altri 30 minuti circa …per un totale di un’ora.
- Finita la cottura lascio raffreddare il tutto sul davanzale in marmo fresco. Poi frullo con il minipimer ad immersione fino ad ottenere una crema che prende la densità dalla fetta di pane e il colore violaceo delle cipolle.
- In ciotole di terracotta da forno metto la zuppa, sulla superficie una fetta di pane bruscato sfregato con scalogno ed infine una manciata di formaggio fresco grattugiato. Io ho messo del formaggio di capra bio della provincia di Macerata.
- Passo in forno e servo il piatto ad una temperatura lavica decorato con erba cipollina e pochissimo timo tritati freschi.

Le ciotole prima di essere infornate. Quella di sinistra ha sopra della paprika piccante affumicata... è la mia
A questo punto con la bimba il gioco comincia nel fare un’interpretazione dei segni del formaggio fuso. Un po come quelle fantasie che si fanno sulle nuvole i “bambini quando giocano a corrergli dietro”, quando “prendono la forma dell’airrone o della peccorra!” …allora vediamo montagne, altalene e alberi nelle forme e nelle bruciacchiature.
L’aspettativa è tanta e si comincia a mangiare dal bordo e non si lascia dentro il cucchiaio che altrimenti scotta (scusate la deformazione professionale da papà part-time)!
Inserisco a quel punto l’elemento di responsabilità dandole una presina “da coperchio di teiera” da utilizzare per impugnare il manico della ciotola rovente. Darle fiducia gratifica anche lei.
Colpire la bruschetta allo scalogno con bordate di cucchiaio e vedere quel maestoso galeone affondare inesorabilmente è un’avventura.
Che pancia che hai Jojo …guardati!
E lei… “anche tu babbo Ruan!” 😐
L’ha mangiata tutta!
Salut.
…mi è venuta una voglia di zuppa di cipolle….l’avevo mangiata una volta ma l’idea di farla con le cipolle rosse, dolci e saporite..
grazie e dei consigli e complimenti per il sito!
Anche io in questi giorni la sperimenterò!!! GNAM
baci a tutti : )
mari
sto sfornando la mia zuppa di cipolle by ruan… vi saprò dire ; )
… ao: bbona! Grazie Ruan! ho fatto anche una foto.. sarebbe carino postarle… : )
baci&abbracci
Mari
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Ho mangiato la prima volta la soupe la notte prima del matrimonio anni fa di Annick ed Ives a Nantes …in un vaso da notte! Un ricordo sensazionale ed indimenticabile. Ancora ricordo e sogno la première soupe à l’oignon. Tore
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e se non ho il davanzale e la pentola di vetro bruno? e se le cipolle le compero al super alla luce e se non ho l’orto per congelare sedano e carota? a e anche la pasta madre ovvio, se non ce l’ho la posso fare lo stesso?
Poi dimenticavo niente zio francese solo austriaci ed emiliani, no credo che non riuscirei mai nell’intento senza tutto ciò che hai elencato, cmq grazie ciao